Il consulente marketing è un ruolo molto ricercato oggi dalle aziende, sia che sia specializzato nel marketing digitale sia che sia esperto di marketing offline. In entrambi i casi, questa figura si occupa di curare a 360 gradi la comunicazione e la promozione di un brand, di individuare specifici obiettivi e di creare una strategia ad hoc per raggiungerli, veicolando una visione ben definita dell’azienda.
Il consulente marketing svolge diverse attività, ma generalmente per ogni progetto segue i seguenti step di lavoro:
Non esiste ad oggi uno specifico percorso di studi per diventare consulente marketing; ad ogni modo è molto utile avere una Laurea in Economia e frequentare corsi o master specializzanti in uno o più dei settori specifici del mondo del marketing.
Esistono infatti diverse aree di competenza:
Come dice il nome stesso della figura professionale, il consulente marketing è molto spesso un libero professionista che lavora con uno o più clienti. Alcune aziende hanno internalizzato questo ruolo contrattualizzando un esperto di marketing come dipendente, ma nella maggior parte dei casi il consulente marketing è esterno e svolge appunto delle consulenze, più o meno fisse e prolungate nel tempo.
Senza dubbio a chi sceglie questa professione conviene esercitare come libero professionista aprendo la partita IVA (senza l’iscrizione ad alcun Albo, poiché al momento non esistente): nei prossimi paragrafi vedremo tutti i passaggi per farlo correttamente e tutti i vantaggi che ne derivano. Per qualsiasi dubbio, non esitare a contattare il team di Xolo, che ti offrirà un supporto costante e risponderà a tutte le tue domande in merito all’apertura della partita IVA, alla scelta del codice ATECO e del regime fiscale e all’emissione della fattura.
Per poter esercitare regolarmente come consulente marketing in modo continuativo, è obbligatorio aprire la partita IVA: non può essere sufficiente emettere la ricevuta di prestazione occasionale. Per aprire la partita da consulente marketing è necessario inoltrare la richiesta all’Agenzia delle Entrate tramite sito web o sportello fisico, compilando il modulo dedicato accompagnato dalla documentazione richiesta. Questa operazione non è di per sé complicata, ma ci sono alcuni passaggi a cui prestare attenzione: per questo è sempre consigliabile affidarsi a un commercialista o a un esperto fiscale per un supporto nell’avvio dell’attività: scegliendo Xolo, potrai aprire la tua partita IVA da consulente marketing a costo zero e in sole 24 ore!
Un passaggio fondamentale nell’apertura della partita IVA, che ha conseguenze anche sul piano fiscale, è la scelta del codice ATECO, cioè quel codice creato dall’Agenzia dell’Entrate che ha lo scopo di catalogare tutte le attività economiche presenti in Italia. L’elenco dei codici ATECO è consultabile nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate, ma è bene anche in questo caso affidarsi a un esperto che sappia indicare con sicurezza il codice ATECO proprio di ciascuna professione.
Il codice ATECO di riferimento per il consulente marketing è 70.22.09 – “Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale”.
Questo codice comprende diversi tipi di attività:
I seguenti codici ATECO, invece, sono quelli da adottare in caso il consulente marketing si occupi anche della fase di ideazione di gestione delle campagne pubblicitarie e delle campagne di marketing:
Il coefficiente di redditività in tutti i casi è il 78%, dato fondamentale per il calcolo delle tasse e dei contributi.
Un consulente marketing può, in linea teorica, scegliere il tipo di regime fiscale che preferisce, cioè può aderire sia al regime ordinario che a quello forfettario (noto anche come agevolato). La decisione si basa essenzialmente sul reddito annuale lordo, e dal tipo di regime fiscale dipende la tassazione e la contribuzione di ogni libero professionista.
Per un consulente marketing che avvia la propria attività è senza dubbio più vantaggioso il regime fiscale forfettario: vediamo perché.
Il consulente marketing che apre la partita IVA ha maggiore convenienza ad aderire al regime fiscale forfettario (se è in possesso di tutti i prerequisiti richiesti).
I principali vantaggi sono:
Il consulente marketing che apre la partita IVA, oltre alle imposte, deve naturalmente versare i contributi: questo può farlo attraverso l’iscrizione – che avviene in automatico – alla Gestione separata INPS Professionisti, che raccoglie tutti quei liberi professionisti che non dispongono di una Cassa previdenziale di riferimento, dal momento che non esistono Albi o Ordini specifici.
L’aliquota dei contributi per il consulente marketing è leggermente variabile ogni anno; per il 2023 è del 26,23%. Inoltre, il consulente marketing può applicare in fattura la rivalsa INPS del 4%.
Per ogni prestazione conclusa, il consulente marketing deve emettere fattura elettronica una volta incassato il compenso concordato. La fattura deve includere i seguenti dati:
Il team di esperti di Xolo è la scelta ideale per un consulente marketing che apre la partita IVA e dà avvio alla propria carriera: i consulenti di Xolo sono infatti in grado di supportare il libero professionista in tutta la gestione della contabilità, della fiscalità e della fatturazione.
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