Come aprire la partita IVA da consulente marketing: guida per aspiranti liberi professionisti

Xolo
Autore Xolo
Scritto da 22 maggio, 2023 5 minuti di lettura

Chi è e cosa fa il consulente marketing

Il consulente marketing è un ruolo molto ricercato oggi dalle aziende, sia che sia specializzato nel marketing digitale sia che sia esperto di marketing offline. In entrambi i casi, questa figura si occupa di curare a 360 gradi la comunicazione e la promozione di un brand, di individuare specifici obiettivi e di creare una strategia ad hoc per raggiungerli, veicolando una visione ben definita dell’azienda.

Il consulente marketing svolge diverse attività, ma generalmente per ogni progetto segue i seguenti step di lavoro:

  • analisi di settore prima di avviare il business: se il brand non è ancora stato lanciato, o se esso deve essere riposizionato, il consulente marketing analizza attentamente il mercato e il settore in cui il brand andrà a inserirsi, i competitors, i punti di forza e di debolezza del prodotto (o del brand), il target di riferimento, ecc.
  • creazione della strategia di marketing e individuazione degli obiettivi: sulla base dei desideri del brand, il consulente marketing definisce degli obiettivi raggiungibili a breve, medio e lungo termine e disegna ad hoc una strategia basata sui punti di forza del prodotto/brand, individuandone anche il corretto posizionamento sul mercato e la brand awareness
  • creazione e coordinamento delle campagne marketing attraverso vari canali: ci sono ad oggi molti modi diversi per fare campagne marketing, sia online che offline. Un buon consulente marketing deve saper individuare i più adatti per il brand, creare delle campagne originali ed efficaci, coordinarne e monitorarne l’andamento e analizzarne i dati, ottimizzare i processi produttivi per aumentare il fatturato dell’azienda

Come diventare consulente marketing

Non esiste ad oggi uno specifico percorso di studi per diventare consulente marketing; ad ogni modo è molto utile avere una Laurea in Economia e frequentare corsi o master specializzanti in uno o più dei settori specifici del mondo del marketing.

Esistono infatti diverse aree di competenza:

  • digital marketing: bisogna avere conoscenze in merito a 
    • costruzione e mantenimento dei siti web 
    • gestione dei social media
    • creazione di campagne e testi in ottica SEO e SEM
    • creazione di campagne di email marketing e telemarketing
    • competenze da ux designer e web analyst
  • marketing tradizionale
    • creazione di piani editoriali e strategie comunicative e promozionali 
    • conoscenza delle varie tecniche di vendita 
    • monitoraggio delle singole attività di marketing
    • accurata selezione di fornitori e partner
    • lancio di servizi nuovi
    • attività di riposizionamento del brand
  • competenze trasversali:
    • economia, sociologia e diritto principalmente
    • soft skills come capacità di leadership, di coordinamento di un team, flessibilità e organizzazione

Lavoratore dipendente o libero professionista: la scelta della modalità di esercizio

Come dice il nome stesso della figura professionale, il consulente marketing è molto spesso un libero professionista che lavora con uno o più clienti. Alcune aziende hanno internalizzato questo ruolo contrattualizzando un esperto di marketing come dipendente, ma nella maggior parte dei casi il consulente marketing è esterno e svolge appunto delle consulenze, più o meno fisse e prolungate nel tempo. 

Senza dubbio a chi sceglie questa professione conviene esercitare come libero professionista aprendo la partita IVA (senza l’iscrizione ad alcun Albo, poiché al momento non esistente): nei prossimi paragrafi vedremo tutti i passaggi per farlo correttamente e tutti i vantaggi che ne derivano. Per qualsiasi dubbio, non esitare a contattare il team di Xolo, che ti offrirà un supporto costante e risponderà a tutte le tue domande in merito all’apertura della partita IVA, alla scelta del codice ATECO e del regime fiscale e all’emissione della fattura.

Come, quando e quanto costa aprire la partita IVA da consulente marketing

Per poter esercitare regolarmente come consulente marketing in modo continuativo, è obbligatorio aprire la partita IVA: non può essere sufficiente emettere la ricevuta di prestazione occasionale. Per aprire la partita da consulente marketing è necessario inoltrare la richiesta all’Agenzia delle Entrate tramite sito web o sportello fisico, compilando il modulo dedicato accompagnato dalla documentazione richiesta. Questa operazione non è di per sé complicata, ma ci sono alcuni passaggi a cui prestare attenzione: per questo è sempre consigliabile affidarsi a un commercialista o a un esperto fiscale per un supporto nell’avvio dell’attività: scegliendo Xolo, potrai aprire la tua partita IVA da consulente marketing a costo zero e in sole 24 ore! 

Scelta del codice ATECO per consulente marketing

Un passaggio fondamentale nell’apertura della partita IVA, che ha conseguenze anche sul piano fiscale, è la scelta del codice ATECO, cioè quel codice creato dall’Agenzia dell’Entrate che ha lo scopo di catalogare tutte le attività economiche presenti in Italia. L’elenco dei codici ATECO è consultabile nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate, ma è bene anche in questo caso affidarsi a un esperto che sappia indicare con sicurezza il codice ATECO proprio di ciascuna professione.

Il codice ATECO di riferimento per il consulente marketing è 70.22.09“Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale”.

Questo codice comprende diversi tipi di attività:

  • 70 si riferisce alla consulenza o alla direzione aziendale
  • 22 si riferisce al settore gestionale e amministrativo
  • 09 si riferisce ad “altre attività di consulenza imprenditoriale, amministrativa, gestionale e di pianificazione aziendale”

I seguenti codici ATECO, invece, sono quelli da adottare in caso il consulente marketing si occupi anche della fase di ideazione di gestione delle campagne pubblicitarie e delle campagne di marketing:

  • 73.11.01: ideazione di campagne pubblicitarie, social media manager e copywriter (da utilizzare solo se si apre la partita IVA come libero professionista)
  • 73.11.02: gestione di campagne di marketing e adv specialist (da utilizzare solo se si apre la partita IVA come impresa)

Il coefficiente di redditività in tutti i casi è il 78%, dato fondamentale per il calcolo delle tasse e dei contributi.

Quale regime fiscale può scegliere un consulente marketing

Un consulente marketing può, in linea teorica, scegliere il tipo di regime fiscale che preferisce, cioè può aderire sia al regime ordinario che a quello forfettario (noto anche come agevolato). La decisione si basa essenzialmente sul reddito annuale lordo, e dal tipo di regime fiscale dipende la tassazione e la contribuzione di ogni libero professionista.

  • Regime ordinario: non ci sono prerequisiti per aderirvi e le tasse si pagano sulla base di scaglioni IRPEF progressivi dal 23% al 43% sul fatturato totale annuo
  • Regime forfettario: ci sono vari prerequisiti per aderirvi, il principale dei quali è costituito dal limite massimo di 85.000 € di fatturato annuo; l’aliquota è fissa al 15% (abbassata ulteriormente al 5% per i primi 5 anni di attività di una start-up)

Per un consulente marketing che avvia la propria attività è senza dubbio più vantaggioso il regime fiscale forfettario: vediamo perché.

Principali vantaggi per il consulente marketing in regime forfettario

Il consulente marketing che apre la partita IVA ha maggiore convenienza ad aderire al regime fiscale forfettario (se è in possesso di tutti i prerequisiti richiesti).

I principali vantaggi sono:

  • le tasse sono costituite da un’aliquota sostitutiva fissa al 15% anziché gli scaglioni di reddito IRPEF che vanno dal 23% al 43% del fatturato annuo totale
  • il coefficiente di redditività, collegato al codice ATECO di riferimento, è il 78%: da questo è possibile fare un calcolo delle imposte che il consulente marketing deve pagare. Mettiamo il caso che egli fatturi 40.000 € all’ anno: il calcolo da svolgere è 40.000 x 78% = 31.200 x 15% = 4.680 €, che corrisponde alle imposte che egli dovrà pagare in quell’anno
  • vengono semplificate tutte le attività contabili come gli studi di settore e le dichiarazioni periodiche relative all’IVA 
  • non c’è l’applicazione dell’IVA

La contribuzione per il consulente marketing

Il consulente marketing che apre la partita IVA, oltre alle imposte, deve naturalmente versare i contributi: questo può farlo attraverso l’iscrizione – che avviene in automatico – alla Gestione separata INPS Professionisti, che raccoglie tutti quei liberi professionisti che non dispongono di una Cassa previdenziale di riferimento, dal momento che non esistono Albi o Ordini specifici.

L’aliquota dei contributi per il consulente marketing è leggermente variabile ogni anno; per il 2023 è del 26,23%. Inoltre, il consulente marketing può applicare in fattura la rivalsa INPS del 4%.

L’emissione della fattura per il consulente marketing

Per ogni prestazione conclusa, il consulente marketing deve emettere fattura elettronica una volta incassato il compenso concordato. La fattura deve includere i seguenti dati:

  • numero progressivo di fattura
  • data di emissione
  • denominazione e partita IVA del committente e dell’esecutore
  • l’aliquota IVA (se dovuta)
  • corrispettivo economico della prestazione

Vuoi aprire una partita Iva da consulente marketing in regime forfettario? Affidati a Xolo!

Il team di esperti di Xolo è la scelta ideale per un consulente marketing che apre la partita IVA e dà avvio alla propria carriera: i consulenti di Xolo sono infatti in grado di supportare il libero professionista in tutta la gestione della contabilità, della fiscalità e della fatturazione

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