Come aprire la partita IVA da fotografo: guida per aspiranti liberi professionisti

Xolo
Autore Xolo
Scritto da 22 maggio, 2023 4 minuti di lettura

Chi è e che cosa fa il fotografo 

Nell’epoca in cui tutti, con il nostro smartphone, possiamo scattare fotografie, è importante ricordare che quello del fotografo è un mestiere vero e proprio, per il quale non ci si può improvvisare: questa figura professionale deve avere diverse competenze e saper svolgere molti compiti oltre al semplice momento dello scatto, e saper confezionare il prodotto fotografico dall’inizio alla fine del processo.

Il fotografo può avere diverse specializzazioni a seconda del campo di applicazione. Le più comuni sono: 

  • fotografo di cerimonie
  • fotografo ritrattista
  • fotografo di viaggio
  • fotografo paesaggista
  • fotografo commerciale (per spot e prodotti)

Egli deve avere molti tipi di competenze:

  • competenze tecniche sul funzionamento della macchina fotografica e tutte le sue parti (su più modelli)
  • competenze tecniche sui programmi di foto-editing e foto-ritocco (ad esempio Photoshop)
  • competenze di stampa e sviluppo 
  • capacità di allestire un set, interno o esterno (con sfondi, puntamento luci, etc.)
  • creatività per realizzare prodotti unici 
  • empatia e sensibilità per saper cogliere dettagli, espressioni, momenti particolari
  • capacità organizzativa per gestire impegni in diversi momenti della settimana e dell’anno
  • flessibilità e comunicazione per avere un ottimo rapporto con i clienti

Come si diventa fotografo

Per la professione di fotografo, al contrario di altre attività, non esiste un percorso predefinito né un corso di laurea universitario. Esistono però moltissimi corsi, sia a pagamento che gratuiti, per apprendere tecniche diverse e per approfondire i diversi aspetti della professione. 

Oltre a questo, sono necessarie sicuramente una buona dose di passione per ciò che si fa e tanta creatività. L’esperienza, magari inizialmente affiancando altri professionisti, è inoltre fondamentale, e per iniziare a crearsi il proprio giro di clienti è bene costruirsi un portfolio dei propri lavori da tenere sempre aggiornato.

Lavoratore dipendente o libero professionista: la scelta della modalità di esercizio

Solitamente il fotografo è un libero professionista; solo in alcuni sporadici casi ormai egli viene assunto come lavoratore dipendente, magari da una testata giornalistica o da un’agenzia. Quando si decide di rendere la fotografia il proprio mestiere, e non più un semplice hobby, è necessario capire come gestire il proprio inquadramento lavorativo ai fini fiscali e previdenziali: affidati a Xolo per un supporto nell’apertura della partita IVA, nell’individuazione del codice ATECO di riferimento, per il calcolo delle tasse e dei contributi e per l’emissione della fattura, così non avrai pensieri e potrai dedicarti pienamente alla tua attività da fotografo freelance!

Come, quando e quanto costa aprire la partita IVA da fotografo

Una volta presa la decisione di intraprendere la carriera di fotografo in modo continuativo e non occasionale, non basta più la ritenuta d’acconto per incassare il compenso: è necessario aprire la partita IVA, inviando il modulo apposito e la documentazione richiesta all’Agenzia delle Entrate. La pratica non è complessa, ma è sempre bene rivolgersi a un esperto che ci segua in tutti i passaggi per evitare fastidiosi errori: scegli il supporto di Xolo per aprire la partita IVA da fotografo, senza costi e in sole 24 ore!

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Scelta del codice ATECO per il fotografo

Ogni attività economica ha un proprio codice ATECO di riferimento, cioè un codice di 6 cifre che regola la professione dal punto di vista giuridico, fiscale e contributivo. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è presente l’intero elenco dei codici ATECO.

Per quanto riguarda l’attività di fotografo, è possibile scegliere uno tra i seguenti codici ATECO:

  • 74.20.11 – “Attività di fotoreporter”; viene usato prevalentemente da chi svolge reportage e fotogiornalismo;
  • 74.20.12 – “Attività di riprese aeree nel campo della fotografia”; necessario per chi scatta foto con riprese dall’alto utilizzando strumenti come droni;
  • 74.20.19“Altre attività di riprese fotografiche”; si usa per pubblicazioni per riviste di viaggi, di moda o per fini commerciali, per scattare fototessere, per servizi fotografici professionali o amatoriali, per foto di eventi e celebrazioni come matrimoni e feste, etc.;
  • 74.20.20 – “Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa”; per chi si specializza nella post-produzione e nella stampa delle fotografie

Il coefficiente di redditività per l’attività di fotografo è del 78%: questo dato, come vedremo nei successivi paragrafi, è fondamentale per calcolare le tasse e i contributi da versare e si desume proprio dal codice ATECO.

Quale regime fiscale può scegliere un fotografo

Un fotografo professionista può scegliere il regime fiscale più adatto alla propria situazione. Tendenzialmente la scelta è tra

  • il regime forfettario, detto anche agevolato poiché prevede un’unica aliquota fissa al 15% (o addirittura al 5% per i primi cinque anni di attività di una start-up), ma bisogna essere in possesso di alcuni specifici prerequisiti per accedervi, tra cui il limite massimo di 85.000 € lordi di fatturato annuo 
  • il regime ordinario, che non ha prerequisiti di ingresso ma la cui tassazione funziona sulla base di scaglioni di reddito IRPEF tra il 23% e il 43%

Un fotografo all’inizio della propria carriera, se in possesso di tutti i prerequisiti, ha senza dubbio più vantaggi nell’aderire al regime forfettario: vediamoli nel dettaglio.

Principali vantaggi per il fotografo in regime forfettario

La scelta del regime forfettario è certamente più conveniente per un fotografo che sceglie di aprire la partita IVA. I principali vantaggi sono:

  • una tassazione più bassa, perché l’aliquota è unica e fissa al 15%
  • il coefficiente di redditività al 78%: questo significa che non tutto il fatturato viene tassato ma solo, appunto, il 78%. Se per esempio un fotografo fattura in un anno 35.000 € il calcolo delle tasse che egli deve fare è 35.000 x 78% = 27.300 x 15% = 4.095 €, cioè il quantitativo di tasse che egli dovrà versare in quel determinato anno
  • c’è la franchigia IVA, dunque il fotografo può non inserirla nel preventivo e poter avere così prezzi più competitivi rispetto ad altri professionisti
  • le attività contabili vengono semplificate, ad esempio si è esonerati dagli studi di settore e dall’esterometro

La contribuzione per il fotografo

Il fotografo professionista, oltre alle tasse il cui calcolo abbiamo analizzato nel paragrafo precedente, deve versare allo Stato i contributi. Poiché egli, come altre professioni come ad esempio il copywriter, non ha un Ordine di riferimento e dunque nemmeno una Cassa previdenziale, dovrà versare i propri contributi alla Gestione separata INPS, in un’aliquota variabile di anno in anno e che per il 2023 è pari al 26,23%. L’iscrizione alla Gestione separata INPS avviene in automatico nel momento in cui si apre la partita IVA e si sceglie il codice ATECO.

L’emissione della fattura per il fotografo 

Il fotografo libero professionista, per incassare il compenso pattuito con il cliente, è tenuto a emettere fattura elettronica. L’emissione avviene tendenzialmente alla fine della prestazione o, se si prevede una collaborazione fissa, si può individuare un lasso temporale per cadenzare i pagamenti, ad esempio ogni mese.

In ogni fattura il fotografo deve inserire queste essenziali informazioni:

  • la data di emissione della fattura
  • il numero progressivo della fattura
  • il nome (o la ragione sociale) e il numero di partita IVA del committente e dell’esecutore
  • l’aliquota e l’IVA
  • il corrispettivo economico concordato per la prestazione

Vuoi aprire una partita Iva da fotografo in regime forfettario? Affidati a Xolo!

Se hai scelto di intraprendere la carriera da fotografo, avrai moltissime cose a cui pensare: affidati al team di esperti di Xolo per liberarti dalle incombenze fiscali e dedicarti solo alla parte più appassionante del tuo lavoro! Oltre 120.000 liberi professionisti hanno già scelto Xolo come supporto costante per la propria attività: avrai sempre a disposizione un esperto a te dedicato, raggiungibile al telefono o via e-mail, e potrai individuare il pacchetto di servizi che più ti conviene o crearne uno ad hoc. Non aspettare, affidati a Xolo!

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